Art Ensemble of Chicago
Mentre nella New York degli anni ’60 imperversavano Free Jazz e New Thing, la scena creativa di Chicago era mossa da venti più austeri che sembravano provenire più dalle avanguardie europee che dalla Madre Africa. In entrambe le città si distillava Grande Musica Nera, ma a Chicago si ricercavano influenze più segmentate, più sghembe, tra musica seriale, poesia beat, teatro sperimentale, happening, zen e arti performative estreme. Così, allo scoccare del fatidico 1968, queste forze colossali confluirono in un ensemble destinato a scrivere la storia della musica per i successivi cinquanta anni. Del jazz ha reinventato la ritualità e i modi stessi dell’improvvisazione, facendo della prassi multi-strumentale una norma e del concerto uno spettacolo totale. Ma anche di funky e reggae, dell’eresia di Monk e di Taylor, del rock’n’roll e persino di John Cage, ha saputo dare versioni originali, forsennate, liriche, indimenticabili. Dando virtualmente inizio alle celebrazioni del cinquantenne di una carriera esemplare, e in contemporanea con una grandiosa produzione discografica, JAZZMI è onorato di poter inaugurare l’edizione 2018 con Art Ensemble Of Chicago nella formazione composta da due dei suoi fondatori Roscoe Mitchell e Famoudou Don Moye.
Roscoe Mitchell | sassofoni, Famoudou Don Moye | batteria e percussioni, Hugh Ragin | tromba, Jaribu Shahid e Silvia Bolognesi | contrabbasso, Dudu Kouate | percussioni africane
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