English, Spanish, Italian, traditional & simplified Chinese
Il progetto JAZZESPRESSO sta iniziando il suo quarto anno di attività. Qui una parte dell’intervista a Eugenio Mirti per il punto della situazione.
Eugenio, raccontiamo ai nostri lettori come sta andando Jazzespresso? L’obiettivo era quello di creare un hub in più lingue che si rivolgesse ai lettori di tutto il mondo e non si limitasse a parlare delle “scene” jazzistiche note, ma approfondisse anche quelle meno conosciute. Sono molto orgoglioso – per esempio – di aver raccontato gli australiani Vampires ben prima della pubblicazione dell’album con Lionel Loueke, di avere intervistato Tom Pavez dei cileni Newen Afrobeat, di aver portato l’attenzione sul jazz ucraino con l’approfondimento su Yakiv Tsvietinskyi, e così via. La qualità (e la curiosità) ci hanno premiati, perché abbiamo superato I 2.000.000 di visite di circa 500.000 utenti unici da tutti i continenti, che sono numeri stratosferici per un magazine di jazz.
Inoltre abbiamo lettori da tutto il mondo, e la top ten dei paesi di provenienza da sola valeva il gigantesco sforzo fatto da tutti noi. Insomma, l’obiettivo è stato raggiunto e cercheremo di migliorare ulteriormente.
Quali sono state le difficoltà più grandi? In generale coordinare le mille iniziative che ci piacerebbe realizzare non è facile; da anni vorremmo pubblicare un calendario fotografico, per esempio, ma seguire tutto (e farlo nel migliore dei modi e nei tempi previsti) non sempre è facile. Il Covid 19 non ha aiutato la nostra (microscopica) società, ma d’altra parte abbiamo aumentato moltissimo i lettori: tutti eravamo chiusi in casa e questo ha aiutato, naturalmente, soprattutto chi è riuscito a continuare a creare contenuti nuovi e interessanti.
I prossimi obiettivi di Jazzespresso?
Da un punto di vista “artistico” approfondire la conoscenza delle scene meno conosciute, in particolare l’Africa è rimasta un discreto enigma, per mille motivi. Da un punto di vista professionale riuscire a far capire a musicisti, etichette, uffici stampa, operatori del settore in genere, che produrre dischi belli o realizzare concerti interessanti non basta. È il primo passaggio – indispensabile, ma da solo fondamentalmente inutile – per entrare in un sistema globale in cui ci sono migliaia di musicisti eccezionali. Saper creare un brand sulla propria musica (o sulle proposte che si mettono in opera, per quanto riguarda etichette, manager e così via) è importante tanto quanto saper suonare bene, e se si investono 3000 euro in un album altrettanti andrebbero investiti sulla promozione e sulla costruzione di un’immagine (fotografie, video…). Non sto dicendo che quei soldi andrebbero spesi su Jazzespresso (anche se questo è l’obiettivo ultimo, naturalmente!) perché ci sono moltissime altre testate, siti e riviste che sono interessanti e autorevoli. Ma se non si contempla l’investimento in immagine e promozione si finisce per non avere nessuna delle due ed essere costantemente superati (nell’interesse del pubblico e di chi deve prendere decisioni, come i direttori artistici) da artisti di pari capacità che hanno però capito quali sono le vere sfide del musicista del nostro tempo.
Jazzespresso is a jazz magazine, but also a website, a network, a hub wishing to connect the different souls of the jazz world: American, European, Asian, Australian and African. A multicultural reference point in English, Chinese and Spanish language for the lovers of this music in every Country, who want to be updated about what is happening all around the world… Stay tuned.
Jazzespresso es una revista de jazz y también un sitio web, una red, un centro que desea conectar las diferentes almas del mundo del jazz: americano, europeo, asiático, australiano y africano. Un punto de referencia multicultural en lengua inglesa, china y en castellano para los amantes de esta música en todos los países que quieren estar al tanto de lo que está ocurriendo en todo el mundo. Manténganse informados!
Jazzespresso è una rivista, un sito web, una rete che connette le anime del jazz di tutto il mondo. America, Europa, Asia, Australia e Africa: notizie da tutto l’orbe terracqueo in una pagina tradotta in cinque lingue. Un punto di riferimento multiculturale in inglese, cinese, spagnolo e italiano per gli amanti di questa musica in tutti i paesi del mondo. Per gli amatori o i professionisti che vogliono essere aggiornati su quello che sta succedendo in tutto il pianeta… rimani sintonizzato!
JazzEspresso 不只是一個爵士樂雜誌,也是一個能將擁有各種不同精髓的世界爵士樂,包括美洲、歐洲、亞洲、澳洲及非洲各地,互相連結起來的網站及交流站。以中文及英文寫成的內容將是一個新的多元文化交流的參考點,為各地的爵士音樂愛好者提供來自全世界最新的消息。請持續關注!
JazzEspresso 不只是一个爵士乐杂誌,也是一个能将拥有各种不同精髓的世界爵士乐,包括美洲、欧洲、亚洲、澳洲及非洲各地,互相连结起来的网站及交流站。以中文及英文写成的内容将是一个新的多元文化交流的参考点,为各地的爵士音乐爱好者提供来自全世界最新的消息。请持续关注!
Some of my reportage on Jazzespresso